Condividere notizie sui social media è davvero utile per le imprese e i liberi professionisti?
Questa è una delle domande cruciali per chi sta pianificando una strategia di branding che coinvolge il proprio sito web e le piattaforme social (da Facebook a LinkedIn, Twitter, Instagram, Pinterest o Google+).
Che si tratti di visibilità per imprese o liberi professionisti, i social media manager sono favorevoli alla condivisione di notizie e contenuti; estratti di una rassegna stampa, link ad articoli di quotidiani o periodici, ricerche, indagini di mercato o anche post di blogger e influencer, non si può fare a meno di implementare questa strategia di inbound marketing.
A confermarlo è il rapporto del dicembre 2016 del Censis, dove Facebook si classifica tra le prime fonti di informazione per gli italiani.
I dati Censis confermano molte ricerche fuori dai confini italiani. Già negli anni precedenti, studi condotti negli Stati Uniti confermavano che Facebook avesse una sorta di “effetto calamita” sui suoi utenti.
Da passatempo per interagire con amici e parenti, il tempo trascorso sul social è diventato occasione per informarsi, avere notizie dell’ultima ora da testimoni diretti e anche leggere notizie di attualità, attraverso link postati dai propri contatti.
Una ricerca più recente, del 2017, conferma anche per i giornalisti Facebook è considerata un’importante fonte di informazione, per trovare scoop, storie e spunti per inchieste e articoli.
I social media sono diventati un luogo per trovare e leggere notizie, che possono essere fatti di cronaca, informazioni utili per la vita di tutti i giorni, consigli di alimentazione, salute, puericultura, ma anche testi per la gestione della carriera e vita professionale.
In discorso è valido non solo per Facebook, ma anche per gli altri social media: Twitter è per eccellenza una piattaforma molto amata da giornalisti, marketer e blogger. Un’azienda che voglia comunicare e farsi conoscere dai giornalisti può scegliere Twitter come network per divulgare i suoi contenuti.
Linkedin è tra i social media di uso professionale più interessante. Nell’ultimo anno, la pubblicazione di contenuti e articoli su Linkedin è notevolmente aumentata, come in aumento sono gli spazi di condivisione di notizie.
Per un consulente di comunicazione o un addetto stampa, condividere le notizie giuste su Linkedin è dunque l’occasione giusta per farsi conoscere dai potenziali clienti.
Nel caso delle aziende, divulgare le proprie novità di prodotto tramite Linkedin è un po’ come avere accesso a un pubblico di contatti selezionato.
Come condividere notizie sui social media
Se le persone sempre di più leggono notizie sui social media, in che modo le strategie di branding aziendale possono trarne vantaggio? Quali sono i contenuti migliori da condividere sui social media?
Per capire quali notizie su Facebook, la risposta è una sola: definire il proprio target.
Tutto ciò che si posta sui social media dipende dai destinatari del nostro messaggio e dai clienti, sia reali che potenziali.
La scelta dei contenuti dipenderà anche dal tipo di prodotto/servizio venduto e dall’immagine aziendale.
Ecco alcuni esempi che aiutano a farci un’idea in merito:
Luzi Food
È la pagina Facebook di un marchio italiano che realizza farine integrali di farro e segale e paste con farine macinata a pietra. I prodotti Luzi sono adatti a tutti, ma sono particolarmente indicati nella dieta vegetariana e vegana.
Luzi ha scelto di farsi ricordare come un brand attento all’alimentazione sana e naturale. Sulla pagina Facebook Luzi Food, si trovano, oltre a immagini e novità di prodotto, molti link esterni ad articoli, interviste, testi sul rapporto tra alimentazione e salute e sul valore e l’origine dei cereali antichi.
I contenuti pubblicati da Luzi, anche quando non parlano strettamente dell’azienda, sono funzionali alla diffusione di alcuni valori in linea con il brand.
Continuando con un esempio tratto da Facebook, un libero professionista che vale la pena citare è Alessio Carciofi.
Speaker e imprenditore nel marketing digitale., con un’esperienza di consulenza nel turismo, Alessio Carciofi oggi propone un proprio metodo, il “Digital Felix”, un piano per gestire le “distrazioni digitali” e aumentare creatività e produttività in ambito professionale.
La Pagina Facebook mostra l’attività professionale di Alessio Carciofi ma pubblica anche notizie, articoli e spunti di riflessione provenienti da fonti esterne.
Per un giornalista freelance, condividere notizie sui social media è un modo per far sapere ai propri contatti di che cosa scrive. Il giornalista, però, non pubblicherà solo gli articoli da lui firmati, ma condividerà anche inchieste di colleghi, video e testi di argomenti affini a quelli da lui trattati e comunque coerenti con il suo profilo.
Un consulente di comunicazione potrà condividere notizie interessanti per il suo pubblico di riferimento: articoli, ricerche, analisi di settore, case histories interessanti.
Un’azienda con pagina istituzionale sui social media potrà pubblicare:
link ad articoli che trattano dei suoi prodotti (rassegna stampa);
link a notizie interessanti per il suo mercato di riferimento;
link ad articoli curiosi e comunque pertinenti con la tipologia di prodotti che propone.
Ci sono contenuti che è meglio non condividere su Facebook?
Si tratta di una domanda molto importante per un social media manager. Il tema merita un’attenzione specifica, ma qui un primo vademecum:
è meglio non condividere notizie di politica o di temi scottanti, estranei al brand e in grado di dividere l’opinione pubblica;
evitare notizie tratte da fonti non autorevoli e non verificate;
non si condividono fake news, anche se sembrano in linea con il piano editoriale e potenzialmente in grado di generare molto flusso di traffico,
non si condividono mai contenuti dal linguaggio troppo aggressivo e offensivo per chiunque.
Riguardo alla questione se e come condividere notizie su Facebook, ci sono temi che abbiamo dimenticato? Domande ulteriori da porre? Lasciate un commento, saremo felici di rispondervi.