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Di fatto, i social media cambiano non solo il modo in cui le persone si avvicinano all’informazione, ma anche a quale informazione accedono.
Secondo ricerche nazionali e internazionali, usare i social network per informarsi è un’abitudine sempre più frequente.
Si leggono notizie sui social dal pc desktop dell’ufficio, magari in pausa pranzo, scorrendo la bacheca di Facebook e conciliando intrattenimento e voglia di informazione. Soprattutto, nel leggere notizie sui social network sul treno o in metropolitana gli smartphone e notebook sono alleati per scoprire news di cronaca, attualità, di cultura o intrattenimento.
Se sei giornalista, addetto stampa o comunicatore d’impresa, non puoi trascurare questo dato: leggere notizie da smartphone impone una riflessione importante; se la tendenza è “mobile first”, anche i contenuti devono cambiare.
2. Il mezzo è il messaggio
Ricordi l’affermazione “Medium is the message” di Marshall McLuhan? Ebbene, leggere news sui social network sembra averlo confermato, una volta di più. Informarsi e aggiornarsi tramite i social è diverso dalla pratica di sfogliare un giornale cartaceo.
Questa differenza non viene solo dal contesto: dal fatto, cioè, che stai leggendo una notizia di cronaca incastonata tra una foto di un gattino e le notifiche di un compleanno.
Di fatto, gli articoli che leggi dai social network possono essere diversi da quelli che sceglieresti di leggere, seduto al bar, scorrendo i titoli di un quotidiano.
Quali notizie leggi sui social network? Mentre scorri le news di Facebook o le notifiche di Linkedin, sei davvero tu a scegliere gli articoli?
Conosci la risposta dei social media manager: un po’ sì e un po’ no. Il social network ha un algoritmo che incrocia i dati sulle principali news in circolazione e il tuo profilo personale. L’esempio più eclatante è Facebook: il suo algoritmo sceglie, al posto tuo, che cosa mostrarti per primo. Post e articoli rientrano nella bacheca Notizie se l’algoritmo ha supposto che siano di tuo interesse. Per capire a quali argomenti potresti essere più interessato, “Mr Facebook” ha un suo metodo di valutazione: tiene conto dei tuoi like, di commenti, condivisioni e di molto altro.
4. Non solo Facebook
Leggere notizie sui social non è senza conseguenze anche se consideri YouTube, Linkedin, Google Plus tra i social network più usati e le App di notizie. Ogni social network funziona grazie a dinamiche complesse che tengono conto di diverse variabili.
Oltre alle caratteristiche del tuo profilo, alcuni fattori che possono aumentare la diffusione di un contenuto sono:
– la popolarità di una notizia, della viralità di un video, anche se falso o politicamente scorretto;
– la “riprova sociale”, se molte persone vicine al tuo profilo hanno condiviso e apprezzato la news;
– la popolarità di una notizia, anche in negativo, per la pioggia di commenti di dissenso;
– la notorietà delle persone che la diffondono;
– la visibilità del brand che la diffonde;
– last but not least, la sponsorizzazione di un contenuto.
5. Che cosa cambia per chi fa informazione
Il fenomeno del leggere notizie sui social network ha molte conseguenze per chi lavora nella comunicazione:
– giornalisti freelance che vogliono condividere notizie per allargare la loro base di lettori;
– editori che cercano, sulle testate on line, di raggiungere sempre più accessi;
– uffici stampa e comunicatori d’impresa che operano sulla brand identity aziendale;
tutti si chiedono costantemente come mettere a frutto, nel miglior modo possibile, la tendenza degli utenti a leggere notizie on line tramite i social.
Non è un lavoro semplice, perché gli algoritmi dei social network cambiano di continuo.
Ha fatto notizia, negli ultimi giorni, la novità annunciata da Facebook sulle News Feed e la cosiddetta funzione “Esplora”, in fase sperimentale in alcuni paesi. Il test riguarda la visualizzazione di articoli e post di pagine istituzionali – come quelle di giornali – in un luogo separato dal tradizionale e più frequentato News Feed, dove si troverebbero, invece, i post di amici e contatti stretti.
Anche se in Italia la sperimentazione non sarebbe in atto, i social media manager segnalano che qualcosa è cambiato: le pagine ottengono meno visualizzazioni e il lavoro sui brand aziendali si fa più difficile.
Per molti uffici stampa e web agency, il consiglio da dare alle loro aziende clienti è di investire in campagne di promozione e di non ridurre i budget per fare pubblicità sui social network.
Secondo alcuni esperti, i piani di advertising diventeranno sempre più importanti in futuro, se supportati da una strategia chiara, da un buon progetto di ufficio stampa e di pr digitali.
Sei d’accordo con noi su come cambia la percezione delle notizie in base al mezzo con cui vengono diffuse? Condividi perché lo sei (o non lo sei) nei commenti!