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Il diritto d’autore è una tematica spesso trascurata. Il diritto d’autore per le fotografie è ancora più bistrattato eppure, contenuti testuali e immagini condividono le stesse regole stringenti quanto a copyright, quando vengono pubblicate su carta e anche quando circolano su Internet.
Disconoscere le regole dei diritti fotografici può costare caro, per qualsiasi lavoro che tratti delle immagini, per il blog, per la cartella stampa, per un articolo sul giornale aziendale.
I consigli che ti diamo oggi mirano a introdurre pratiche sicure, da applicare come consuetudini, per non rischiare contenziosi legali pericolosi per te o per l’azienda che rappresenti. Trovarsi in situazioni spiacevoli per aver copiato un’immagine e averla utilizzata senza il consenso del proprietario provoca, tra l’altro, conseguenze negative anche per la reputazione del marchio.
Diritto d’autore e fotografie: cosa dice la legge
La legge che regola i diritti fotografici è la stessa che decide del diritto d’autore tout court, la 633/1941. Per quanto riguarda le immagini, ci sono alcune differenze di merito, per esempio tra un’immagine che nasce come opera creativa, come quella di un fotografo professionista, e un’immagine che rappresenta, senza un’intenzione artistica, degli oggetti. È la fotografia creativa quella più tutelata dal diritto ed è quella che ti consigliamo di non copiare mai.
Prima di Internet era abbastanza facile discernere quali fossero le immagini realizzate dai fotografi – tutte, nella maggior parte dei casi -, oggi, soprattutto sul web, molti siti riportano foto senza indicare l’autore e la data e senza darti modo di capire, di fatto, quanto rischieresti se le utilizzassi per un tuo contenuto. Il modo migliore per non sbagliare è uno solo:
non cliccare mai su “salva con nome” su immagini di siti web, blog, giornali, pagine aziendali, gallerie fotografiche.
In ogni caso, non copiare o riprodurre immagini quando non sei sicuro della loro provenienza.
Immagini senza copyright: cosa si rischia
La prassi di utilizzare immagini per il blog, ad esempio, copiando da Internet, magari da siti stranieri o da blog personali, è stata, in passato, talmente facile e comune da aver indotto molti a pensare che fosse un’attività lecita.
Una volta utilizzata una foto realizzata da altri senza liberatoria e senza aver chiesto il consenso, se il legittimo proprietario dell’immagine non se ne accorge non succederà nulla. Se, però, l’autore della fotografia viene a sapere del tuo duplicato, può far partire una diffida. Le immagini che pubblichi su web restano in rete a meno che tu non decida di cancellarle: può accaderti di venire contattato anche per foto di molti anni prima.
La violazione del diritto d’autore può portare a multe in denaro anche notevoli. I costi sono variabili, ma possono arrivare anche a diverse centinaia di euro sino a 1000-2000 euro.
Le licenze Creative Commons
Le sole fotografie libere dai diritti sono quelle delle banche immagini con licenze Creative Commons. In Italia è molto conosciuto il sito di Pixabay, ma ce ne sono molti altri, consultando i quali potrai trovare fotografie ben fatte, a bassa definizione, cioè delle dimensioni adatte per essere pubblicate sul web, ma anche ad alta definizione, ideali per la stampa su carta.
Le licenze Creative Commons sono diversificate: prima di utilizzare l’immagine, controlla che cosa è permesso e che cosa no. Verifica, leggendo i termini della licenza, se puoi:
- utilizzare l’immagine solo nel suo formato originale
- rielaborare il file grafico
- utilizzare la foto per scopi non commerciali, per esempio il tuo blog
- pubblicare l’immagine per scopi commerciali, per esempio per una pubblicità
- utilizzare l’immagine senza citare l’autore.
Le immagini per un articolo di giornale
La confusione che Internet ha creato sul diritto d’autore per le fotografie disorienta, a volte, anche giornali e uffici stampa. Eppure regole e prassi sul copyright sono abbastanza chiare per i giornali.
Se, da giornalista, hai visitato una mostra d’arte contemporanea e l’ufficio stampa ti ha manda le fotografie delle opere, puoi pubblicarle, ma solo in quell’articolo. Puoi pubblicare fotografie di opere di defunti realizzate più di 70 anni fa mentre, per le opere più recenti, devi sempre chiedere il consenso all’autore. Pubblica sempre i crediti dell’immagine e non copiare foto da altri giornali.
Nel caso tu non abbia immagini mandate da uffici stampa, alcune buone opzioni sono:
- scattare tu stesso la foto
- chiedere a un fotografo professionista
- consultare la segreteria di redazione per sapere se in archivio sono disponibili immagini adatte al tuo articolo.
Diritti fotografici per le immagini del blog
Magazine on line, blog personali, blog aziendali, progetti di brand journalism non devono seguire regole diverse quanto al copyright delle immagini. Il problema, oggi, è forse il proliferare di foto libere da licenza: se scrivi per il web da tempo o su molti progetti, presto o tardi ti capiterà di vedere, su altri siti, fotografie che tu stesso avevi pubblicato per i tuoi contenuti.
Il consiglio è impiegare più tempo nella scelta: non accontentarti della prima immagine che vedi e che ti sembra abbastanza in linea con i tuoi desideri.
Adotta punti di vista originali, cambia la fonte delle tue ricerche, verifica quando puoi prendere in prestito una fotografia, dietro richiesta e consenso del proprietario.
Quando scrivi per un blog aziendale o per un house organ, chiedi al tuo committente fotografie scattate in azienda.
Le fotografie da affiancare al comunicato stampa
Se lavori in un press office e stai preparando la cartella stampa, sai che dovrai accompagnare il comunicato con delle immagini. In questo caso, la raccomandazione è dimenticare le foto Creative Commons, ma allegare produzioni originali.
Pianifica per tempo il lavoro con l’azienda, definisci con cura quali immagini sono più utili per rappresentare la notizia del comunicato. Un ragionevole anticipo, indicazioni precise e idee chiare ti permetteranno di persuadere i tuoi interlocutori sull’efficacia di una buona immagine.
Scegli, ad esempio:
- il primo piano del direttore generale o del responsabile che figura nel comunicato con una dichiarazione
- fotografie di prodotto
- immagini ambientate, di reparti o uffici
- grafici, tabelle o infografiche.
Attenzione alle diffide
L’abitudine di usare immagini senza rispettare il copyright è talmente comune che ha portato, negli ultimi anni, a una prassi ambigua: la diffida indiscriminata. Ti può accadere di ricevere un messaggio minaccioso, firmato da uno studio legale o da un sedicente avvocato, che intima di pagare una penale per una presunta foto copiata dal web.
Non tutte queste mail sono autentiche: a volte, sono semplici tentativi di estorcere denaro.
Quando ti arriva una diffida, controlla se sei davvero in difetto. Se hai pubblicato on line foto copiate dal web, contatta il proprietario, cancellale e sostituiscile. Se invece, dopo la verifica, puoi esser certo di avere usato solo immagini libere da diritti, ignora la mail.